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Musica

Adolescenza: prime feste, primi baci, prime playlist!

15 anni: prime feste, primi baci, prime canzoni da aggiungere alle prime Playlist nei piccoli cellulari che avevamo. C’è stata un’età in cui non ci importava nulla del resto, ci importava solo di essere lì, in quella stanza, con i nostri amici a ballare e cantare a squarciagola, circondate da nuvole di fumo e con le orecchie che fischiavano fino al mattino.

Cd e cuffiette con fiore, musica e lettera O.

È stato proprio quello il periodo in cui ci siamo affezionate alle canzoni, in cui abbiamo capito che la musica è l’amica più fedele che si possa avere. Durante l’adolescenza capita spesso di alternare momenti in cui tocchiamo quasi il cielo con un dito ad altri in cui vorremmo solo sprofondare in un buco nero e non uscirne più.

Io lo so bene… e indovinate chi mi faceva sentire meglio? La musica. Vi sembrerà strano, ascoltavo in loop i primi dischi di Fedez: Il mio primo disco da venduto e Penisola che non c’è. Sapevo tutte le canzoni a memoria, quando ero triste mi sparavo a tutto volume qualche pezzo nelle orecchie e, incredibile ma vero, nel giro di mezz’oretta mi sentivo molto meglio. Le mie preferite? Senza dubbio Si scrive schiavitù si legge libertà, Il cemento non è un fiore e Pensavo fosse amore e invece...

Ma ehi, io sono qui per parlarvi di cose belle! E cosa c’è di meglio di ballare, cantare e ridere?

Andavo alle mie prime feste aspettando solo che mettessero le canzoni del momento… ricordo che ascoltavo Shake it off, Chandelier, Tik Tok, Mr. Saxobeat, Ma Cherie, Summer, Animals, Timber. E voi le conoscete? Sono sicura di sì. La musica commerciale è forse la più scontata, però è anche quella che ci fa muovere, quella che, quando la sentiamo, non possiamo stare ferme, balliamo e cantiamo finché ci fanno male i piedi.

Quegli anni, quelli in cui cominciava a spopolare il Reggaeton, quelli in cui si conosceva gente nuova, quelli in cui si doveva uscire dal locale a mezzanotte con una scusa perché i genitori si preoccupavano. Quelli in cui sognavamo di scappare di casa, in cui volevamo solo crescere.

E adesso? Adesso li ricordiamo con nostalgia, forse. Perché, per quanto forse li abbiamo odiati, ci sarà sempre una parte di noi che vorrebbe tornare indietro e ascoltare di nuovo quelle canzoni, dare di nuovo il primo bacio con quelle note in sottofondo, abbracciare la nostra amica del cuore e sussurrarle all’orecchio un Grazie di esserci a ritmo di musica.

Evelyn

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